top of page

“Mio figlio non parla bene. Perchè? Cosa posso fare?”.

Un problema di linguaggio può avere diverse cause (sindromatiche, sensoriali, anatomiche…). Spesso però il bambino non ha nulla se non una difficoltà nell’usare il linguaggio: parla poco, conosce poche parole, “confonde” le lettere.

Siamo in presenza di un disturbo specifico del linguaggio: questi bimbi pur non avendo alcun problema neurologico, sensoriale o relazionale mostrano una capacità a comprendere e/o produrre parole o frasi inadeguata per la loro età.

 

I disturbi di linguaggio sono molto frequenti tra i 2 e 6 anni, ma vengono considerati come disturbi transitori dello sviluppo a prognosi favorevole: la maggior parte dei bambini infatti col tempo acquisisce una padronanza linguistica pari ai loro coetanei, sebbene le difficoltà nell’organizzazione del discorso possano persistere anche in età adulta.

 

E’ importante perciò intervenire fin da subito perché queste difficoltà possono poi ripercuotersi in età scolare, quando il bimbo impara a leggere e a scrivere, dando così origine a difficoltà o disturbi dell’apprendimento.

 

Puoi rivolgerti alla logopedista anche se il tuo bimbo è molto piccolo: è importante conoscere gli stili comunicativi più appropriati che un genitore può usare per stimolare efficacemente il linguaggio dei bambini.

RITARDI E DISTURBI SPECIFICI DEL LINGUAGGIO

"Mi piace come ascolti, fai venire voglia di parlare..."

Gianrico Carofiglio

​

bottom of page